Pantelleria e il dibattito sul vino: verità e strumentalizzazioni

Fa discutere nel mondo del vino in provincia di Trapani, l’ultima puntata della trasmissione Report che con un servizio sul Passito di Pantelleria, solleva dubbi sulla “purezza” del prestigioso vino dolce dell’isola. . L’ex sindaco Vincenzo Campo ha inviato alla nostra redazione una nota che pubblichiamo

“Gentile direttore
Negli ultimi giorni, scrive Vincenzo Campo, Gambero Rosso ha pubblicato diversi articoli a difesa degli interessi degli industriali del vino di Pantelleria, una coincidenza temporale che non può passare inosservata, soprattutto dopo il servizio di Report che ha sollevato dubbi sulle pratiche di alcune cantine. Nell’ultimo articolo, emergerebbe un riferimento indiretto alla mia persona da parte di De Bartoli, con un’accusa velata che intendo chiarire una volta per tutte.
De Bartoli afferma che qualcuno si erge a “paladino della giustizia” su Report e poi vende le uve a Cantine Pellegrino. Mi chiedo se tale insinuazione sia rivolta a me, visto il contesto in cui è stata pronunciata. Se così fosse, è necessario precisare che non sono proprietario di terreni che producono zibibbo.
La mia famiglia d’origine ha conferito le proprie uve a Cantine Pellegrino da anni. Mio padre, in particolare, ha sempre operato con serietà e coerenza, anche quando l’Enopolio di Pantelleria era destinato alla chiusura e non riusciva più a incassare il raccolto. Nonostante le pressioni per vendere l’uva ad altre cantine, ha mantenuto la sua parola e la sua fedeltà prima all’Enopolio e poi a Cantine Pellegrino, rifiutandosi di cedere a chi offriva di più. Questo è il valore della coerenza e dell’attaccamento alla propria terra che mi è stato insegnato, e che difendo con fermezza.
Chi oggi tenta di screditare il dibattito sulle irregolarità nella gestione del disciplinare della Doc Pantelleria lo fa per distogliere l’attenzione dai veri problemi del territorio. I panteschi meritano trasparenza e correttezza, non strategie comunicative volte a proteggere interessi di parte.
Se e quando diventerò proprietario dei terreni della mia famiglia, garantirò che ogni singolo chicco d’uva prodotto non finirà mai nelle cantine che non tutelano il territorio di Pantelleria. Perché la salvaguardia della propria terra non è un valore negoziabile. Rispetto le idee e le scelte della mia famiglia e credo che anche gli altri dovrebbero onorare la visione e l’operato dei propri padri, che hanno sempre agito nell’interesse di un territorio unico come la nostra isola”. Vincenzo Campo

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