“In una città dove basta fare un breve giro in centro per accorgersi delle carrozze abusive, l’assessore Ferrandelli crede di risolvere il tutto con una Ordinanza”. Lo ha detto Enrico Rizzi, attivista per i diritti degli animali, nei cui canali social sono giunte numerose segnalazioni di carrozze che nella giornata di ieri avrebbero violato l’Ordinanza del Comune di Palermo tanto sponsorizzata dall’assessore Ferrandelli, girando nell’orario di divieto”.
“Come inizio non c’è male – ha commentato Rizzi – L’Assessore potrebbe provare a immedesimarsi maggiormente nella realtà dei cavalli di Palermo, magari portando lui sotto il sole i turisti a spasso per Palermo. Sono certo che lo farebbe veramente per difendere gli animali. Peccato che nel frattempo il suo provvedimento prenda quasi il sapore di una promozione, peraltro scollata dalla realtà. Pure una sorta di corso di formazione che dovrebbe preparare i vetturini a mantenere i cavalli. Mi chiedo da quale mondo venga questo provvedimento”.
Per Rizzi, l’unica soluzione possibile è vietare le carrozze, ancorché rappresentano un fenomeno residuale per l’economia della città, facilmente sostituibili con mezzi non a trazione animale oltre che mal volute dagli stessi cittadini. Rizzi ha poi invitato l’assessore a guardare almeno i commenti apparsi nel Facebook del Comune di Palermo e nei giornali online. Le persone segnalano finanche quante carrozze si sono sistemate in zona porto, in orario di divieto, sotto il sole e con il caldo asfissiante”.
Enrico Rizzi nei giorni scorsi era stato minacciato da alcuni vetturini quanto, dopo appena due passi in centro, aveva chiamato la polizia municipale una volta individuate numerose carrozze abusive, prive cioè di ogni riferimento di legge a cominciare dalla targa di riconoscimento. “In una realtà di questo genere – ha concluso Rizzi – vedere Ferrandelli che pubblicizza provvedimenti le cui critiche sono sotto gli occhi di tutti, appare quantomeno come una nota stonata, sulla testa dei cavalli”. Rizzi annuncia nei prossimi giorni nuove iniziative che andranno avanti finché il Comune di Palermo non si deciderà a fare l’unica cosa necessaria in favore dei cavalli di Palermo: vietare, senza se e senza ma, le carrozze”.