ROMA (ITALPRESS) – “L’11 febbraio ricorre la Giornata Mondiale del Malato. In questa occasione voglio ricordare con convinzione che una Persona non può essere solo identificata con la propria malattia, una Persona è una Persona e deve essere rispettata e trattata con dignità sempre. Avere una malattia non significa dover vivere solo di cure e di medicine”. Così su Facebook il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che aggiunge: “Altrettanto importante è il contatto umano, poter avere qualcuno vicino che ti capisca, che ti possa fare una carezza o tenere la mano, magari che ti faccia pensare ad altro o scambi con te due parole, che semplicemente ti parli, anche quando sembri distratto, assente, dolorante o non cosciente, ma che possa farti sentire la sua presenza. La voce e il calore umano sono gli alleati migliori per la cura. Serve attenzione e umanità per prendersi cura di qualcuno, in qualsiasi ruolo si svolga questo compito. Questo è l’impegno più grande ed è anche il valore più profondo della cura, in tutti i suoi aspetti, in tutte le sue fasi, per quanto possa essere una malattia lunga o dolorosa, fino alla fine la vicinanza e l’affetto possono essere parte della speranza e della forza per la Persona, e anche nelle situazioni meno critiche non bisogna sottovalutare l’emotività, la percezione di chi si ammala e potrebbe avere paura. Papa Francesco in occasione di questa ricorrenza, ha citato una frase della Sacra Bibbia: ‘Non è bene che l’uomo sia solò e colgo l’occasione per abbracciare di cuore tutti coloro che si prendono cura dei propri cari in qualsiasi situazione e anche per ringraziare chi lo fa per mestiere e lo fa con pazienza, dedizione e amore”, conclude.
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