Carini, riaperta la cripta della chiesa di Maria Santissima degli Agonizzanti

La comunità di Carini ha festeggiato la riapertura della cripta della chiesa di Maria Santissima degli Agonizzanti, chiusa da 60 anni. L’evento è stato reso possibile grazie al progetto Arte e Fede Carini, diretto dall’architetto Lorenzo Talluto, e alla collaborazione di padre Giacomo Sgroi. I ragazzi del progetto hanno offerto il loro servizio volontario per la comunità, contribuendo alla riapertura della cripta.

L’inaugurazione ha visto una chiesa gremita di visitatori e la presenza delle autorità locali, tra cui il vicesindaco e assessore ai Beni culturali Salvo Badalamenti e l’assessore ai servizi a rete Pietro Mannino. Le prime visite sono state gratuite, permettendo a tutti di esplorare questo affascinante spazio.

La cripta è accessibile tramite una scala precedentemente nascosta sotto il pavimento della chiesa. Dopo aver percorso un corridoio, si giunge a una stanza con pavimento in cotto. Ai lati della stanza ci sono due colatoi a seduta, uno a 60 e l’altro a 70 centimetri di altezza, probabilmente utilizzati in passato per raccogliere l’acqua sottostante.

Il vicesindaco Salvo Badalamenti ha espresso gratitudine all’architetto Talluto, a padre Sgroi e ai volontari, sottolineando l’importanza di godere di questi tesori. Ha evidenziato come la cripta, insieme al castello di Carini, che sta vivendo una nuova vitalità grazie al lavoro della Jonathan Livingston ONG, e alle altre bellezze del territorio, rappresenti un patrimonio unico e prezioso di cui essere orgogliosi.

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